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Oggi più che mai si assiste ad un appiattimento della creatività, dovuto a più fattori concatenanti il cui minimo comun denominatore è il soddisfacimento immediato dei bisogni, dei desideri ecc, ragion per cui viene meno la possibilità, l'urgenza di creare, dar vita ad un pensiero diverso. 

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Esistono tecniche di potenziamento della creatività che diversi esperti individuano a partire da particolari condizioni: la prima è "la capacità di restare solo che può essere considerata una parziale deprivazione sensoriale" grazie alla quale l'individuo, riducendo la sua esposizione agli stimoli convenzionali, ha la possibilità di ascoltare il proprio mondo interno accostandosi a quelle che la psicoanalisi chiama "manifestazioni del processo primario"; un'altra condizione è l'inattività che consente di sottrarre l'attenzione dalle occupazioni esterne favorendo "l'emergere di quelle fantasticherie, spesso scorrangiate perché considerate fuori dalla realtà, ma estremamente utili per brevi incursioni in mondi irrazionali"; un'altro elemento importante è il ricordo e la ripetizione interiore dei conflitti traumatici passati; un'altro requisito è dato dall'ingenuità.

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