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L'autostima può essere compresa attraverso l'analisi dei processi psicodinamici che influenzano il concetto che una persona ha di sé stessa. Sigmund Freud ha contribuito alla comprensione dell'autostima attraverso i concetti di Io, Super-io ed Es, nonché attraverso l'idea di complesso d'inferiorità.

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Per lavorare psicologicamente con chi ha una bassa autostima da una prospettiva freudiana, il terapeuta può adottare diverse strategie:

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  1. Esplorazione dell'inconscio: Aiutare il paziente a esplorare le influenze inconsce che contribuiscono alla sua bassa autostima, come i conflitti tra il Super-io e l'Es. Questo può implicare l'analisi dei sogni, delle associazioni libere e di altri processi psicoanalitici.

  2. Analisi delle resistenze: Identificare e affrontare le resistenze del paziente nel riconoscere e affrontare i sentimenti di inferiorità. Le resistenze possono essere difese psicologiche che impediscono il confronto diretto con questi sentimenti.

  3. Analisi del transfert: Esaminare il modo in cui il paziente proietta i suoi sentimenti di inferiorità o altre dinamiche sul terapeuta e su altre persone, poiché ciò può fornire insight sulle dinamiche interne del paziente.

  4. Ricostruzione del Sé: Aiutare il paziente a sviluppare una comprensione più realistica di sé stesso e a costruire una visione più positiva di sé, affrontando i conflitti e le percezioni negative che influenzano l'autostima.

  5. Esplorazione dei modelli relazionali: Esaminare come i modelli relazionali passati influenzano la percezione di sé e le dinamiche attuali nelle relazioni.

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La terapia psicoanalitica mira a portare alla consapevolezza e alla comprensione dei processi interni, facilitando così il cambiamento e la crescita dell'autostima.

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